Di sicuro una cosa importante che non si può sottovalutare è quella di andare a scoprire la normativa rottamazione aggiornata per evitare di fare errori, tenendo presente che la legge impone che il tutto avvenga affidandosi al centro di raccolta certificati autorizzati.
Però c’è un’alternativa in questo caso e cioè che nel caso in cui il cittadino decide di cedere un veicolo per acquistare un altro si può rivolgere al concessionario o all’automercato o comunque alla succursale di quella casa costruttrice.
Ma in ogni caso c’è una procedura da seguire e da conoscere al meglio nonché dei costi da sostenere.
In pratica nella maggior parte dei casi chi decide di rottamare un’auto spesso non deve comprarne una nuova. E questo va al di là del fatto se in quel momento ci sono incentivi messi a disposizione dalle case produttrici del governo perché comunque il proprietario di quel veicolo che deve essere rottamato dovrà sicuramente recarsi in concessionaria e affidarsi all’esperto in questione, insieme ai documenti che servono.
Ovviamente sarà poi l’operatore a occuparsi di tutti gli aspetti burocratici che servono in questi casi per completare le operazioni nonché dovrà rilasciare il certificato di rottamazione, non prima però di aver cessato presso il Pubblico Registro Automobilistico la gestione della circolazione di quella macchina.
Nel caso in cui la rottamazione non dovesse avvenire in contemporanea all’acquisto di una nuova vettura, chi possiede quella macchina sarà obbligato per legge a recarsi in un demolitore autorizzato:alla fine della demolizione si sta rilasciato il certificato di rottamazione di quella macchina.
Quali sono i costi di questa operazione
Ovviamente demolire e rottamare una macchina non è una cosa che si ferma in maniera gratuita ma è anche vero che non si parla di cifre esorbitanti perché bisogna considerare che si dovrà pagare un importo di bollo di circa €300.
Ma la spesa complessiva salirà a 48€ nel caso in cui si dovesse utilizzare il modello np3b, oltre al fatto che bisogna versare all’ACI una cifra di circa €13,50.
Un consiglio dato dagli esperti è di non procedere alla rottamazione senza prima aver provveduto a una visura che servirà per verificare la presenza o meno di un fermo amministrativo: anche in questo caso con un costo irrisorio di circa €7.
Ricordiamo anche che, nel momento in cui si consegna la vettura per procedere alla rottamazione, bisogna anche consegnare il certificato di proprietà e la carta di circolazione
Fermo restando che se il cittadino che si presenta nel centro non dovesse essere il proprietario di quell’avventura dovrà presentare documenti e anche un titolo idoneo come per esempio l’accettazione dell’eredità o in alternativa la dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario.
Nel momento in cui sono state ricevuti i documenti l’operatore del centro demolizioni svolgerà la pratica presso gli uffici del Pubblico Registro Automobilistico, affidando ad interessato la ricevuta dell’avvenuta comunicazione la quale sarà completa di un codice di accesso che permetterà di visualizzare il certificato di demolizione digitale.
Quindi come possiamo vedere sono cose che non sono così complicate se ci si affida a un centro specializzato nelle demolizioni.